giovedì 4 agosto 2011

How I Met Your Mother: uno dei nostri telefilm preferiti



Per me (Lavi) che ho sempre avuto un pessimo rapporto con la tv, non ci sono molti termini di paragone (a parte che con le già citate serie (pseudo)mediche, molte delle quali viste solo allo scopo di poter trovare errori dal punto di vista medico e deriderne i registi). Fino a qualche tempo fa accendevo la tv in media una volta ogni 4 anni, più o meno in coincidenza dei mondiali di calcio. Al liceo non ero la classica ragazza che ha visto almeno una volta tutto Una mamma per amica, che non usciva dopo cena se mandavano O.C. e aveva magari anche una cotta per Ryan o quell’altro, che dopo pranzo si piazzava sul divano a vedere Dawson Crick etc, ma…frequentando Alessandra ho scoperto molte cose: il Mondo di Patty (bellissimo), My life as Liz, Teen Mum (sì,forse di quest’ultimo non ne va fiera nemmeno lei)e infine, tra i tanti altri programmi e serie più o meno validi, How I met your Mother. Io in compenso, nel mio piccolo, le ho fatto capire quanto sia piacevole guardare programmi decisamente scadenti come Forum e Il verdetto finale e apprezzare come i fintissimi attori si scannino a vicenda per cause a volte di una banalità scandalosa. Vicende personali a parte torniamo al nostro telefilm.


Come già ci suggerisce il titolo, il filo rosso delle tante puntate di questa serie è la storia di come Ted, architetto sulla trentina, trova la donna della sua vita, quella che sarà la madre dei suoi due figli, ai quali racconta appunto il susseguirsi infinito e intricato di vicissitudini che sono intercorse nella sua vita prima del loro concepimento. Ovviamente non è l’unico protagonista, abbiamo infatti anche Robin, una tra le sue ex più gnocche, decisamente troppo infognata nella sua carriera di reporter per poter pensare a una famiglia col povero e ingenuo Ted. Poi troviamo Marshall e Lily (li cito insieme tanto sono un tutt’uno…avete presenti quelle coppie di fidanzati appiccicatissimi che non fanno nulla separati, condividono tutto,persino lo spazzolino da denti, e sono automaticamente d’accordo su tutto e ripeto tutto?, beh, sì anche loro sono così)e Burney, un inguaribile Don Giovanni tremendamente narcisista disposto a qualunque cosa pur di essere sempre giovane, affascinante e perfetto ( e direi che gli riesce piuttosto bene); lo definirei una specie di Dorian Gray versione moderna, ossessionato dai completi eleganti e dalle cravatte. Insieme formano un mix decisamente equilibrato e divertente, regalando allo spettatore momenti di divertimento alternati a momenti di riflessione su argomenti importanti, primo fra tutti il valore dell’amicizia. Nonostante ne succedano di tutti i colori, visti e considerati i diversissimi caratteri dei personaggi, questi riescono sempre a riconciliarsi e a volersi più bene di prima. Non si stancherebbero mai di ritrovarsi i soliti 5, al solito pub, con la solita birra, ma tutte le volte con qualcosa di nuovo da raccontare, da condividere. Ted è solito portare sempre una nuova ragazza al pub (egli è infatti come dice Lily un fidanzata-dipendente: non riesce proprio a stare da solo)che il più delle volte non piace agli altri 4 e questo è motivo di discussione, ma alla fine si lasciano e tutto torna come prima. Robin invece è agli antipodi, allergica alle relazioni stabili si dedica unicamente alla carriera. A volte si fidanza con tipi strani come la volta che si mise con l’argentino che le riempiva la casa di sabbia(troppo sabbioso!) e altre con tipi normali come Don suo collega reporter, effettivamente troppo normale, gentile e carino per poter soddisfare le sue difficili esigenze. Il suo cuore è in parte canadese, il Canada è il suo paese d’origine, e in parte a stelle e strisce, l’ America le ha dato opportunità di lavoro e soprattutto una nuova famiglia: i suoi amici. Tuttavia a volta diventa terribilmente nostalgica e va a ubriacarsi da sola al Canadian Pub di New York. E’ anche la migliore amica di Lily. Questa è invece la classica rompiballe sposata con una vita praticamente perfetta, che solo per questo crede di poter giudicare gli altri e le loro relazioni(basti pensare che con incredibili e astutissimi inganni fa lasciare Ted con tutte le sue precedenti ex che non passavano il Test del Portico *, Robin compresa); il suo obiettivo sarebbe quello di manipolare un po’ tutto e tutti (con Marshall ci è riuscita). A parte questo piccolo difetto è in realtà molto buona, infatti tutto quello che combina lo fa solo a fin di bene e quando si rende conto di aver esagerato torna sempre sui suoi passi. E’ amante dei bambini(infatti fa l’insegnante d’asilo)e dello shopping. Marshall è un compagno dolcissimo( forse un po’ troppo sottomesso) e un amico d’oro. Si fa sempre in 4 un po’ per tutti spinto dalla sua indole buonista e vorrebbe farsi in 4 anche per il pianeta terra. Infatti desidera ardentemente essere un attivista di GreenPeace o cose simili, purtroppo non può permettersi di abbandonare il suo lavoro( per quanto lo trovi noioso) perché vuole essere in grado di stendere le basi, anche economiche, per creare una famiglia con Lily. Queste poche righe non rendono giustizia alla ricchezza dei personaggi e al coloratissimo quadro che ne viene fuori. Una caratteristica, non di secondaria importanza, che mi fa adorare questo telefilm è che oltretutto fa anche ridere! Le battute sono studiate in modo molto intelligente e ogni puntata ha dei dettagli riferibili a circostanze di episodi precedenti, rendendo ancora più interessante l’intreccio delle vicende. Lo consiglio a tutti: dal lunedì al venerdì alle 3 del pomeriggio in tv!


Ale&Lavi


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