sabato 13 agosto 2011

Limitless



Senza limiti: l' uomo puo' davvero esserlo? E' cio' che vorrebbe farci credere il recentissimo film Limitless, diretto da Neil Burger e interpretato da Bradley Coopler in Eddie Morra, Robert De Niro in Carl Van Loon, Abbie Cornish Lindy, Anna Friel nonche' Melissa, ex moglie di Morra. Eddie e' il classico fallito, sia in amore (alle spalle un matrimonio con Melissa durato "un minuto e mezzo" e Lindy, l' ex-fidanzata che gli vuole ancora bene ma lo stima meno di zero), sia nel lavoro: non ha un impiego e tanto meno un progetto concreto, ma vuole scrivere un libro. Dentro di se' sente che puo' farcela, ma non ha stimoli, non riesce a sbloccare la sua creativita', il suo cervello e' cosi' in confusione da non sapere da che parte cominciare (gia' dalle primissime scene si nota subito un certo parallelismo tra il disordine nella sua mente e quello del suo appartamento...). Risultato: non riesce a scrivere neanche una parola. Fino a che...non trova proprio cio' di cui aveva bisogno: NZT-48, una droga che gli permette di utilizzare il 100% della mente. Accresce i livelli di apprendimento, consente di memorizzare ogni informazione e soprattutto di elaborare finemente tutti i dati contenuti nel cervello. All' inizio e' molto entusiasmante. Eddie riesce a scrivere il suo libro, riconquista Lindy e sfrutta le sue nuove capacita' intellettive per iniziare a guadagnare grosse cifre. La sua vita cambia improvvisamente in meglio. Ma a un certo punto arrivano gli effetti collaterali, primo fra tutti la dipendenza. L'effetto del farmaco dura solo 24 ore e quando finisce il protagonista ovviamente si sente uno scemo e desidera averne ancora (dipendenza mentale). Come se non bastasse stare lontano dall' NZT-48 porta anche a atroci mal di testa, vomito e l'astinenza troppo prolungata anche al coma (dipendenza fisica). Eddie non e' l'unico personaggio del film che ne fa uso: molti altri sono morti, altri ancora ricoverati e quelli che, dopo una lenta "disintossicazione", ne sono usciti, sono fortemente debilitati da ogni punto di vista fisico e sensibilmente rallentati dal punto di vista mentale(vedi la sua ex moglie Melissa, nonche' sorella dello spacciatore che gli ha fornito per la prima volta la magica pillola). Allora il protagonista decide di far produrre a un ricercatore la stessa pillola in modo da averla sempre a disposizione e addirittura migliorata, senza quegli effetti collaterali che in poco tempo lo porterebbero alla morte. Dulcis in fundo anche il lieto fine: Eddie riesce nell'impresa e continua a rimanere l'essere umano dal Q.I. piu' alto. Nel finale questi lascia intendere di non aver quasi piu' bisogno della pillola: e' come se questa, una volta migliorata, abbia avuto degli effetti "curativi" sul suo cervello, come se questo riuscisse ora a produrre da solo le stesse sostanze contenute dell NZT-48. Sinceramente sono rimasta sconcertata da questo finale cosi' insolito, non tanto per il fatto che e' evidentemente fantascientifico, ma per la morale che dovrebbe esservi dietro. Il messaggio che passa con un epilogo del genere e' "perche' non far uso di qualcosa se puo' renderti migliore anche se quella persona migliore non sei tu?" A parte il fatto che il piu' intelligente non e' per forza il migliore, ma tralasciando questo, mi aspettavo comunque che Eddie alla fine, per amore della propria personalita' perduta, per amore di Lindy che dopo tutto lo preferiva, almeno in un primo momento, un po' piu' tordo ma almeno se' stesso, tornasse sui suoi passi e smettesse di far uso di NZT-48. Davvero si puo' preferire di essere qualcuno che ha piu' capacita' intellettive, ma meno personalita'? E' piu' apprezzabile uno che risolve un problema con tante difficolta' e dopo anni di sofferto apprendimento o lo stesso che solo ed unicamente grazie a un droga lo risolve in una frazione di secondo? Io per conto mio ho gia' dato la mia risposta e penso che nonostante sia difficile da percepire, visto il finale che dice tutto il contrario, anche il regista la pensi un po' come me quando mette in bocca a Carl van Loon le seguenti parole, rivolgendosi a Eddie: "tu sei uno scherzo della natura, le tue capacita' sono solo un dono di Dio o fortuna o uno schizzo di sperma o la svista di chi ha scritto il copione della tua vita: un dono. Non le hai guadagnate. Tu non sai quello che so io perche' non le hai guadagnate quelle capacita'. Ci ucciderai con quelle capacita'. Le sfoggi e le spargi qua e la' come un marmocchio con il suo fondo fiduciario. Non hai scalato uno per uno quei piccoli gradini scivolosi. Non ti sei annoiato a morte alle raccolte fondi. Non hai fatto quel primo matrimonio con la ragazza dal padre giusto. Tu pensi di scavalcare tutto con un balzo.(..) tu non sai valutare bene il tuo nemico, perche' non hai mai combattuto".

Il limite piu' grande di non aver limiti e' il non aver ostacoli da combattere.

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