Oggi, cedendo, a dire il vero senza troppe difficolta', alle insistenti richieste di mio padre mi sono messa a guardare con lui Good bye Lenin!, film che un amico di famiglia ci aveva "venduto" come comico, divertente, esilarante, insomma: "da ridere". Ecco. Devo ricordarmi in futuro di non fidarmi piu' dei suggerimenti di tale amico di famiglia. Non mi fraintendete: il film e' MERAVIGLIOSO! Ma di certo non fa ridere. Anzi: direi piuttosto che fa molto riflettere. Ma andiamo con ordine.
Vi ho postato qui il trailer affinche' possiate farvi un'idea generale della trama (nel caso non la conosceste gia') e questo non perche' io sia poi cosi' irrimediabilmente pigra, ma piuttosto perche' mi sembrerebbe alquanto inutile mettermi a descrivervi nei dettagli qualcosa che potete facilmente trovare su internet semplicemente googlando il titolo.
Dunque: cosa mi e' piaciuto di questo film? Be', prima di tutto direi che mi e' piaciuto perche' e' un film che affronta un argomento nient'affatto nuovo come la caduta del Muro e la fine della DDR analizzandolo da un punto di vista alternativo, insolito e originale, focalizzandosi a suo modo sulla Ostalgie (neologismo/crasi tra Ost=Est e Nostalgie=nostalgia che indica la nostalgia provata nei confronti della DDR dai suoi ex abitanti dopo l'unificazione), ma mettendo anche in risalto piu' volte che la vita nella camera da letto-DDR e' una versione edulcorata e solo per questo teneramente rimpianta di quella dello Stato-DDR.
Molto bello e ben caratterizzato e' il personaggio di Alex, alla fine dei conti un ragazzo normale che vive un dramma familiare molto grave ma che, al tempo stesso, prova gusto nell'inventarsi ogni volta soluzioni diverse agli evidenti e prevedibili problemi che via via gli si presentano. E' inevitabile affezionarsi e provare una sorta di empatia nei confronti di questo creativo ragazzo dell'Est, non trovate?
Da un punto di vista strettamente "tecnico", diciamo, sono particolarmente apprezzabili i riferimenti a film che hanno fatto la storia del cinema. Nello specifico si tratta di: 2001: Odissea nello Spazio (citazione, questa, esplicata all'interno del film stesso da Denis, collega e amico di Alex), Arancia Meccanica, entrambi di Stanley Kubrick, e La dolce vita di Federico Fellini.
C'e' pero' anche un'altra citazione che io e mio padre abbiamo notato ma che non risulta presa in considerazione da nessun'altra parte nel web (la qual cosa mi induce a pensare che sia stato tutto frutto dell'immaginazione mia e del mio vetusto genitore). Comunque io ve la dico lo stesso:
Good bye Lenin!: Alex viene arrestato e mentre gli agenti lo portano via vede la madre cadere a terra, priva di sensi, e tenta in tutti i modi di raggiungerla gridando e cercando invano di spiegare ai poliziotti che lo bloccano: "Mia madre sta male!". Ma nessuno gli da' ascolto e lei non puo' sentirlo (ha appena avuto un infarto), senza contare che lo stanno gia' facendo salire a forza sul camion che lo portera' in prigione.
Roma citta' aperta: scena emblematica, forse la piu' famosa, del neorealismo. Pina (Anna Magnani) insegue il camion che sta portando via suo marito Francesco, sfuggendo ai tedeschi che cercano di placcarla. Quando finalmente si sta avvicinando al camion, tuttavia, le sparano e lei cade a terra, morta. Il figlio, allora, inizia a gridare, straziato: "Mamma mamma!", mentre il parroco cerca di trattenerlo. Ma lei non puo' sentirlo.
Forse e' un paragone un po' azzardato, ma non appena ho visto la scena in Good bye Lenin! mi e' subito tornata in mente la divina Anna Magnani. Voi che dite? Avete presenti entrambe le scene?
Ps. Sono io o il protagonista, Alex aka Daniel Brühl (visto anche in Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino), assomiglia terribilmente al nostrano Willwoosh alias Guglielmo Scilla?
Ale&Lavi
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